La pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica, più comunemente identificata come "CELLULITE", rappresenta un anormale accumulo di grasso negli adipociti in alcune aree sottocutanee, che rimane imbrigliato da tralci di tessuto connettivo, determinando un vero e proprio inestetismo che colpisce moltissime donne, minando la loro autostima. Le zone più colpite sono: i glutei, i fianchi, le cosce e le ginocchia.
Gli adipociti aumentano di volume e si deformano, causando trazioni cutanee che si manifestano con la comparsa del tipico aspetto "a buccia d'arancia". La cellulite è diversa dal semplice accumulo di grasso, infatti non sparisce con una semplice dieta, si può avvertire dolore ed è presente la" buccia d'arancia". All'origine della cellulite esiste una predisposizione genetica che si manifesta con una diminuzione dell'elasticità e della tonicità dei vasi venosi del microcircolo, ciò determina una diminuzione del flusso sanguigno a livello degli arti inferiori, che si traduce in un ristagno sanguigno nei capillari, i quali perdono la loro permeabilità e non sono più in grado di nutrire adeguatamente i tessuti. Al tatto la cute sovrastante sarà fredda, indice dell'alterazione del microcircolo. Nel tempo si instaura un'infiammazione tissutale costituita da 4 stadi:
N.B. Nei primi due stadi la cellulite è ancora reversibile ed intervenendo con la medicina estetica si riescono ad ottenere ottimi miglioramenti.
ADIPOSITA' LOCALIZZATE
Il grasso localizzato è responsabile di inestetismi come pancetta, coulotte e fianchi (maniglie dell'amore). In questi casi una parte del grasso corporeo si concentra in specifiche regioni che diventano il serbatoio preferenziale di accumulo dei lipidi in eccesso.
Il termine adiposità localizzata descrive la presenza di un tessuto particolarmente ricco di cellule adipose rispetto alle altre zone del corpo. 9Questo concetto si contrappone alla cosiddetta "adiposità generalizzata" 9che indica una distribuzione omogenea del grasso corporeo. Il grasso localizzato presenta alcune caratteristiche: varia in base al sesso, all'età, alla percentuale di grasso corporeo, ai propri geni, alla quantità di attività fisica praticata ed ha una maggiore sensibilità nei confronti di determinati ormoni.
ADIPOSITÀ LOCALIZZATA E SESSO
Le zone più frequentemente colpite da fenomeni di adiposità localizzata variano tra i due sessi. Gli uomini manifestano solitamente la cosiddetta "adiposità localizzata di tipo androide o a mela" (massa adiposa concentrata nel viso, nel collo, nelle spalle e soprattutto nell'addome al di sopra dell'ombelico) che si associa, tra l'altro, a livelli più alti di glicemia, trigliceridi e pressione arteriosa.
Nelle femmine prevale invece "l'adiposità di tipo ginoide o a pera" (massa adiposa concentrata nelle anche, nelle natiche, nelle cosce e nell'addome al di sotto dell'ombelico).
ADIPOSITÀ LOCALIZZATA ED ETÀ
Sebbene siano sempre più frequenti gli episodi di adiposità localizzata tra i più giovani, tale fenomeno si presenta più frequentemente al di sopra dei 40 anni di età. Modificazioni fisiologiche importanti come un calo degli estrogeni nelle femmine e del testosterone nei maschi, associate ad un'aumentata resistenza all'insulina, tendono a favorire l'accumulo di grasso in determinate zone corporee.
ADIPOSITÀ LOCALIZZATA E PERCENTUALE DI GRASSO CORPOREO
Solitamente, anche se non sono rare eccezioni, il grasso localizzato è tipico di persone con una percentuale di grasso corporeo media ed elevata mentre è meno frequente nei soggetti magri.
ADIPOSITÀ LOCALIZZATA E GENETICA
Sebbene l'ereditarietà giochi un ruolo molto importante, numerose persone tendono a trasformarla in una vera e propria scusa pronta a giustificare il mancato raggiungimento dei propri obiettivi.
Predisposizione genetica e suscettibilità a disturbi circolatori pur essendo fortemente implicati nella distribuzione del grasso corporeo, possono perlomeno essere tenuti sottocontrollo con una dieta equilibrata ed un regolare programma di attività fisica.
ADIPOSITÀ LOCALIZZATA E ATTIVITÀ FISICA
Solitamente il grasso localizzato colpisce i soggetti sedentari; al contrario chi pratica con una certa regolarità attività fisica tende ad avere una distribuzione più omogenea del grasso corporeo (adiposità generalizzata).
ADIPOSITÀ LOCALIZZATA ED ORMONI
L'adiposità localizzata è influenzata dai livelli plasmatici di diversi ormoni. Per esempio un basso livello di testosterone associato ad un elevato livello di cortisolo tende a favorire l'adiposità addominale.
Alti livelli di estrogeni si associano ad un aumento delle pliche tricipitali, delle cosce e dei glutei.
LIPOMI
Il lipoma costituisce un tumore benigno del tessuto adiposo. E' causato dallo sviluppo eccessivo dellecellule di grasso, le quali appaiono circondate da delle capsule fibrose. I lipomi si distinguono in diverse tipologie e possono venirsi a formare in qualsiasi zona dell'organismo, nella schiena, sotto le ascelle (lipoma ascellare), nella spalla: queste sono le zone maggiormente colpite, anche se il problema può interessare davvero qualunque parte del corpo. I sintomi sono rappresentati dalla manifestazione di escrescenzesottocutanee che tendono ad aumentare di volume e possono anche determinare dolore da compressione.
Ci sono differenti tipologie di lipoma. La più frequente è il lipoma sottocutaneo, che si manifesta sotto la superficie della pelle e si ha di più nel tronco, nelle cosce e nelle braccia. Può essere singolo o multiplo. La variante più temibile e fortunatamente rara è il liposarcoma, che è una trasformazione maligna dell'escrescenza benigna.
Terapia: Iniezioni di steroidi, Laser, lipoaspirazione oppure asportazione chirurgica.
PREVENZIONE
L'alimentazione ha un ruolo decisivo nella prevenzione della cellulite e delle adiposità localizzate:
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